PUC di Cagliari | La Città Ambientale
#puccagliari Consultazione pubblica sulle strategie per la sostenibilità urbana, l'adattamento ai cambiamenti climatici, la valorizzazione del verde e delle zone umide
La consultazione sulle strategie per la sostenibilità urbana, l'adattamento ai cambiamenti climatici, la valorizzazione del verde e delle zone umide del Piano Urbanistico Comunale di Cagliari.
Il piano urbanistico comunale (PUC) è uno strumento di gestione del territorio comunale.
Prioritario è l’adeguamento del Piano Urbanistico Comunale al Piano Paesaggistico Regionale e al Piano di Assetto Idrogeologico con l’avvio di un percorso partecipativo che punti a informare la cittadinanza e i portatori di interesse rispetto alle scelte strategiche contenute nel Piano per lo sviluppo di Cagliari.
Obiettivo di questa fase è l’analisi l’approfondimento e il confronto sul Piano che viene messo a disposizione di tutti.
Il percorso partecipativo prevede la creazione di uno spazio virtuale sulla piattaforma Partecipa di LABMET, il Laboratorio Metropolitano di Innovazione della Città Metropolitana di Cagliari, che accompagni tutto il processo e sia il luogo in cui recepire indicazioni sulla proposta di paino.
La prima fase del percorso sarà di ascolto, informazione e consapevolezza rispetto alle differenti tematiche attraverso una serie di incontri pubblici. La commissione urbanistica sarà protagonista di questa fase e i temi oggetto dei dibattiti pubblici saranno illustrati come approfondimento nella Commissione consiliare competente.
A seguito del percorso la Commissione Consiliare e il Consiglio Comunale saranno in grado di affrontare la deliberazione di adozione del PUC.
Il percorso partecipativo si svilupperà attraverso una serie di incontri pubblici in presenza che si terranno ogni giovedì alle ore 18 a partire dal 10 ottobre, come fase di attivazione del Laboratorio di Ecologia Urbana di Cagliari, e da consultazioni online aperte a tutti sui temi fondanti del Piano. Consulta qui il calendario dei prossimi incontri pubblici.
Per quanto concerne il tema della “Città ambientale” la consultazione verte sulle seguenti tematiche:
- Le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici;
- Il piano del verde;
- I Progetti guida per la tutela e la valorizzazione delle zone umide. 
STRATEGIA DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Il nuovo PUC prevede una definita strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, sono state fatte determinate scelte di pianificazione al fine di poter tenere sotto controllo gli effetti determinati da eventi meteo particolarmente intensi, che possono provocare frane e dissesti, mareggiate, allagamenti e danni alle infrastrutture. In tal senso è stato necessario assumere un approccio preventivo nella pianificazione del territorio, che ha tenuto conto della necessità locale di adattamento al cambiamento climatico unitamente alla individuazione, anche in forma sperimentale, di alcune azioni pilota, efficaci e concrete, da realizzare sul territorio al fine di rendere la città più resiliente.
La finalità è quella di preparare l’amministrazione e i cittadini a fronteggiare in modo più efficace ondate di calore, siccità, inondazioni, alluvioni (adattamento reattivo) e altri effetti dei cambiamenti climatici, riducendo al tempo stesso le vulnerabilità esistenti sul territorio (adattamento preventivo). Cagliari vuole dotarsi degli strumenti necessari per affrontare la sfida del riscaldamento globale, che si configura ormai come una priorità sia per le istituzioni pubbliche che private. Tale obiettivo, inoltre, si inserisce all’interno del quadro di impegni che la città ha assunto sulle tematiche relative ai cambiamenti climatici, tra le quali il PAESC (Piano d’azione per l’energia sostenibile e per l'adattamento ai cambiamenti climatici).
Il piano nello specifico ha previsto:
- le modalità attraverso le quali accrescere la consapevolezza di autorità locali, attori socio-economici e cittadini sui rischi reali connessi ai cambiamenti climatici nel territorio, motivandoli verso l’adozione di comportamenti più attenti all’ambiente e alla gestione responsabile delle risorse idriche;
- la realizzazione di specifiche azioni di adattamento, anche mediante l’avvio di azioni pilota sul territorio, con la partecipazione di imprese e attori locali;
- il monitoraggio e la valutazione, anche attraverso il monitoraggio previsto nella VAS, dell’efficacia e della sostenibilità delle azioni da attuare e dei risultati emersi. Le verifiche inerenti l’adattamento locale al cambiamento climatico della città di Cagliari sono state principalmente sviluppate su tre temi che riguardano: siccità e carenza idrica, ondate di calore in area urbana, eventi estremi di pioggia e rischio idrogeologico.
Il Piano favorisce la realizzazione di azioni pilota volte a costruire comunità resilienti per aumentare la consapevolezza sui rischi connessi ai cambiamenti climatici.
IL PIANO DEL VERDE 
Il Comune di Cagliari ha conferito all’Arch. Andreas Kipar, Presidente e Direttore Tecnico della società LAND Italia Srl, iscritto all’Ordine degli Architetti di Milano con il n° 13359, l’incarico professionale per la redazione del Piano del Verde del Comune di Cagliari. L’incarico è stato conferito con determinazione nr. 6929 del 2020, con la quale è stata disposta l’aggiudicazione definitiva della gara per il servizio indicato.
La redazione del Piano del Verde è stata effettuata contestualmente all’elaborazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale PUC, al fine di farlo diventare elemento strutturante e parte integrante dell’adeguamento del PUC al Piano Paesaggistico Regionale.
Nello specifico, obiettivo del Piano è fornire una gamma di azioni e linee guida: 
- per la pianificazione urbanistica e delle infrastrutture verdi e blu al fine di migliorare i servizi ecosistemici. - per contrastare i cambiamenti climatici.
- per contrastare le problematiche di sostenibilità del sistema del verde.
- per favorire una gestione ottimale della risorsa idrica. 
- per qualificare e valorizzare le aree verdi pubbliche esistenti. 
- per progettare e realizzare nuove aree verdi pubbliche.
- per definire i criteri di riqualificazione delle aree private. 
- per definire un programma di intervento e sviluppo complessivo nel contesto urbano e periurbano.
Il Piano del Verde si compone di allegati tecnici ed elaborati grafici. 
Attraverso gli allegati tecnici si intende fornire gli strumenti per il buon governo di un patrimonio da valorizzare e, soprattutto da connettere con il sistema insediativo ed infrastrutturale per dar vita ad un unico macro sistema di fruizione del verde:
- D.01 | Relazione Tecnica
- D.02 | Azioni e linee guida di Piano
- D.03 | Relazione agronomica
- D.04 | Abaco delle specie
- D.05 | Regolamento del Verde
- D.06 | Piano delle manutenzioni
Attraverso gli elaborati grafici vengono individuati i macroambiti e le aree di intervento, unitamente alle azioni che il Piano prevede per ciascun’area presa in considerazione:
- T.01 | Manifesto strategico di indirizzo
- T.02 | Carta della programmazione
- T,03 | Carta della programmazione – Ambito I – La città consolidata e le espansioni più recenti
- T.04 | Carta della programmazione – Ambiti II e III – L’agroperiurbano e le aree naturali e seminaturali
- T.05 | Strategie di valorizzazione dell’area metropolitana
GLI INDIRIZZI STRATEGICI DI PIANO
1. Verso un cambio di paradigma: Cagliari Metropoli Verde
2. Il Verde come elemento strutturante dell’assetto urbano
3. Il Parco Urbano Diffuso
4. Qualificazione dei grandi assi urbani
5. Natura urbana: salvaguardare la biodiversità
6. Le zone umide: proteggere per valorizzare
7. Creazione di un waterfront territoriale
8. I progetti “green”: partnership e programmazione
9. Verso una città + Verde + Sostenibile + Resiliente
GLI AMBITI DI INTERVENTO, GLI OBIETTIVI E LE AZIONI DI PIANO
La città di Cagliari si presenta già allo stato attuale come una città verde grazie alla presenza di numerosi parchi, viali alberati e spazi naturali, seppur frammentati e sconnessi, all’interno della superficie comunale. Il territorio cagliaritano, eterogeneo sotto molti punti di vista, può essere diviso in 3 ambiti tematici per uniformità e caratteristiche:
- Ambito I - La città consolidata e le espansioni più recenti
- Ambito II - L’agro periurbano.
- Ambito III - Le aree naturali e seminaturali
Per ogni ambito, il Piano del Verde individua un obiettivo specifico a cui fanno seguito una serie di azioni che vengono qui riportate sinteticamente e a cui fanno seguito i successivi paragrafi di approfondimento.
I PROGETTI GUIDA PER LA TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE ZONE UMIDE
PROGETTO GUIDA C.1: SA ILLETTA
Nella penisola di Sa Illetta, sul versante occidentale della laguna, a pochi minuti dal fronte mare della via Roma, in un contesto paesaggisticamente molto suggestivo dal quale si può godere la vista della laguna e sullo sfondo lo skyline della città con i Colli di Castello e Tuvixeddu, insistono alcune importanti attività dalle quali può prendere avvio un importante programma di valorizzazione della laguna. Nell’area insistono gli edifici realizzati dalla Regione Sardegna e mai entrati in funzione dell’Ex Schiuditoio e dell’ex laboratorio idrobiologico, il cui recupero e riuso appare importante per la valorizzazione della laguna con il potenziamento delle attività produttive presenti, incentivando la nascita di altre attività compatibili (turistiche, sportive, etc.), salvaguardando e tutelando la forza lavoro occupata attualmente e promuovendo nuova e qualificata occupazione.
Nella stessa area si trovano importanti preesistenze storiche costituite dalla chiesetta di San Simone e da una fattoria con maneggio nella quale sono state esercitate anche attività ludico-ricreative. Alla fine degli anni 90 nello stesso sito è stato realizzato l’importante polo tecnologico della società Tiscali.
> OBIETTIVI DI PROGETTO
Il parco attrezzato di Sa Illetta.
La tutela e valorizzazione di Sa Illetta deve avvenire attraverso la realizzazione di un parco attrezzato che dovrà accogliere iniziative finalizzate allo sviluppo delle attività produttive della laguna e a quello turistico di qualità.
Occorre prioritariamente utilizzare gli edifici e le strutture esistenti, adeguatamente rifunzionalizzati, per ospitare i servizi per l’ambiente, quelli per la ricerca inerente lo sviluppo di attività compatibili e per la fruizione turistica, ammesse solo se compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione dello stagno.
PROGETTO GUIDA C.2: MARGINE LAGUNARE DI SANTA GILLA
La fascia che dal bordo lagunare giunge fino alle pendici del colle di Tuvixeddu è oggi una sequenza di "fasce" longitudinali; l'asse litoraneo e la ferrovia, la vecchia e la nuova edificazione caratterizzano il territorio in maniera tale da negare radicalmente la percorrenza trasversale.
Il margine lagunare può essere articolato in due settori: il primo compreso tra lo svincolo della Scaffa e la ex Centrale Enel delimitato lateralmente dalla strada litoranea; il secondo compreso tra la suddetta Centrale Enel e il confine comunale con Elmas, delimitato lateralmente dalla linea ferroviaria. Gli interventi di riqualificazione finanziati con il "Bando periferie", in particolare quelli sulla mobilità che interessano le strade trasversali, avevano l’obiettivo di far emergere nuove relazioni fra i bordi lagunari e la città costruita.
Per raggiungere l'obiettivo di creare "un nuovo rapporto con la laguna" è necessario tutelare e valorizzare anche la fascia più prossima allo specchio acqueo, nella quale negli ultimi anni in più punti sono state rinvenute discariche di materiali vari e uno stato di degrado estremamente pericoloso per il sito.
> OBIETTIVI DI PROGETTO
L'obiettivo principale è quello di tutelare e valorizzare il margine lagunare, rendendolo accessibile e fruibile, previa bonifica e smaltimento degli eventuali materiali inquinanti presenti nella fascia. Il presidio dell'area e la sua fruizione consentirebbero di avviare, nelle forme compatibili, iniziative e attività legate all'"ecosistema della laguna", oltreché di godere della bellezza del contesto ambientale e paesaggistico.
La riqualificazione ambientale e paesaggistica del sito dell’Ex Centrale Enel, compresa l’eventuale scoperta e valorizzazione della città sotterranea di “Santa Igia”, sono obiettivi qualificanti dell’intera proposta di assetto territoriale del settore nord-ovest della città.
PROGETTO GUIDA C.3: LA TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PARCO DI MOLENTARGIUS
Il Parco del Molentargius con gli invasi del Bellarosa minore e maggiore e con le saline costituisce l'altra grande zona umida della città metropolitana, inserita nella sua conurbazione più compatta.
Costituisce una delle dominanti ambientali e paesaggistiche dell'area vasta, di grande importanza naturalistica (Bellarosa minore) e paesaggistica. Tutti gli interventi di valorizzazione del compendio devono, pertanto, essere compatibili con l'ecosistema della zona umida e salvaguardare i valori ambientali e paesaggistici del contesto. La particolare bellezza dell'ambito può essere goduta, oltre al suo interno e in prossimità dello stesso, dal colle di Monte Urpinu, dove, nella parte della sommità rivolta verso il parco, si possono godere delle viste straordinarie. L'intero ambito è Parco Regionale, gestito dall'Ente Parco, interessato da una pluralità di vincoli; è Zona Speciale di Conservazione (SIC) e Zona di protezione Speciale (ZPS), soggetto alla convenzione di RAMSAR, disciplinato dal PTP di Molentargius Monte Urpinu. L'ambito, per quanto concerne la progettualità da sviluppare, ha i seguenti temi di interesse:
- la tutela e valorizzazione del sub-ambito che ricomprende il Bellarosa minore e maggiore e l'area di Medau su Cramu;
- la riqualificazione e rifunzionalizzazione della "città del sale";
- le "Porte del Parco" e la riqualificazione ambientale e paesaggistica delle aree nella fascia pre-parco.
Quest’ultimo tema è finalizzato, oltre a rendere "riconoscibili" e con un’adeguata qualità paesaggistica gli accessi al Parco, anche alla verifica degli usi compatibili e all’individuazione delle misure da adottare nelle aree di prossimità al Parco, da intendersi non in termini vincolistici, ma propositivi e tali da generare valori maggiori per i luoghi interessati.
La strada di accesso al parco da via Tramontana e le aree al suo intorno, oggi in prevalenza lembi di territorio residuale rispetto alle "espansioni più recenti" dei quartieri "la Palma" e "del Sole", hanno necessità di essere ricompresi in un progetto finalizzato alla riqualificazione ambientale e paesaggistica. I progetti guida di sub-ambito da sviluppare sono pertanto tre:
C.3.1 La tutela e valorizzazione del Bellarosa minore e maggiore e della striscia di Is Arenas;
C.3.2 La riqualificazione della città del Sale;
C.3.3 La "Porte del Parco" e la riqualificazione ambientale e paesaggistica delle aree circostanti il parco.
> OBIETTIVI DI PROGETTO
L’obiettivo principale è quello della maggior valorizzazione del Parco, le cui potenzialità non sono state ancora espresse, la cui unicità come area naturalistica "interna alla città", è tale da ambire a un numero maggiore di visitatori e al suo maggior riconoscimento nel circuito internazionale delle aree protette.
A tal fine è strategico il raggiungimento dei seguenti Obiettivi di progetto:
- la riqualificazione e rifunzionalizzazione della "città del sale;
- l’attribuzione di funzioni strategiche all'area di Medau Su Cramu, previa definizione delle problematiche sulle domande di condono edilizio;
- riqualificazione dei margini e della fascia pre-parco, importante per la tutela dell’intera zona umida e per migliorare l'integrazione tra il parco e la città.
Chi può partecipare
La consultazione è rivolta alla partecipazione di tutti gli attori rilevanti del territorio metropolitano:
- Enti locali territoriali interessati
- Imprese e rappresentanti del mondo del lavoro;
- Associazioni;
- Scuole e istituti di formazione professionale
- Tecnici e professionisti delle discipline di riferimento
- Cittadini attivi e tutti coloro che intendono contribuire con proposte e suggerimenti
 
Quando partecipare
La consultazione sarà gestita in 3 fasi:
• Fase informativa. In questa fase puoi approfondire gli argomenti oggetto del processo.
• Fase di Raccolta feedback, idee e suggerimenti. Dal 24 al 31 Dicembre 2024.
• Fase finale. A Gennaio 2025 sarà reso pubblico un report conclusivo sugli esiti della consultazione.
Come partecipare
Per partecipare alla consultazione e offrire il proprio contributo è necessario registrarsi cliccando in alto a destra su Accedi.
Una volta effettuato l'accesso mediante SPID, nella pagina dedicata alle proposte Partecipa al processo sarà possibile inserire indicazioni di carattere generale oppure feedback, idee e suggerimenti rispetto a temi specifici quali i cambiamenti climatici, il Piano del Verde e i Progetti Guida denominati “Sa illetta”, “Margine lagunare di Santa Gilla” e “La tutela e valorizzazione del Parco di Molentargius”.
 
 
   
		    
		    
		    
		   
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