PUC di Cagliari | La Città Ambientale
#puccagliari Consultazione pubblica sulle strategie per la sostenibilità urbana, l'adattamento ai cambiamenti climatici, la valorizzazione del verde e delle zone umide
I PROGETTI GUIDA
INDIRIZZO STRATEGICO: VALORIZZAZIONE DELLE ZONE UMIDE
PROGETTO GUIDA C.1: SA ILLETTA
Inquadramento generale / Analisi territoriale | Santa Gilla.
Nella penisola di Sa Illetta, sul versante occidentale della laguna, a pochi minuti dal fronte mare della via Roma, in un contesto paesaggisticamente molto suggestivo dal quale si può godere la vista della laguna e sullo sfondo lo skyline della città con i Colli di Castello e Tuvixeddu, insistono alcune importanti attività dalle quali può prendere avvio un importante programma di valorizzazione della laguna. Nell’area insistono gli edifici realizzati dalla Regione Sardegna e mai entrati in funzione dell’Ex Schiuditoio e dell’ex laboratorio idrobiologico, il cui recupero e riuso appare importante per la valorizzazione della laguna con il potenziamento delle attività produttive presenti, incentivando la nascita di altre attività compatibili (turistiche, sportive, etc.), salvaguardando e tutelando la forza lavoro occupata attualmente e promuovendo nuova e qualificata occupazione.
Nella stessa area si trovano importanti preesistenze storiche costituite dalla chiesetta di San Simone e da una fattoria con maneggio nella quale sono state esercitate anche attività ludico-ricreative. Alla fine degli anni 90 nello stesso sito è stato realizzato l’importante polo tecnologico della società Tiscali.
> Criticità riscontrate
Nella scelta delle destinazioni compatibili è necessario tenere conto del fatto che l’area in argomento è stata oggetto di diverse, e via via più cogenti, misure di protezione e salvaguardia. In particolare si richiamano per la loro importanza le seguenti misure di protezione interessanti l’areale dello stagno di S.Gilla:
- L.R. 32/1978, che ha dichiarato oasi permanente di protezione faunistica tutta l’area;
- D.M. 03/09/1980, che ha inserito l’area nella lista delle zone umide di importanza internazionale, specialmente come habitat per gli uccelli acquatici, ai sensi della Convenzione di Ramsar, per una superficie pari a 3.466 ha;
- Direttiva 79/409/CEE (Uccelli Selvatici), recepita in Italia con la L. 157/92, che l’ha inclusa dal 1988 nell’elenco delle Zone di protezione speciale (Z.P.S.); L.R. 31/98 (legge regionale sulle aree protette), che ha previsto nell’area l’istituzione di una riserva naturale di 5.674 ha;
- Direttiva 92/43CEE (Habitat), in attuazione della quale la R.A.S., nel 1995, ha proposto l’area come Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.), per una superficie complessiva di 6.077 ha.
Inoltre nel 1990 l’area è stata inserita nell’elenco dei Siti Ramsar da monitorare, in quanto le caratteristiche ecologiche sono in continuo cambiamento.
È necessario ricordare anche la deliberazione della Giunta regionale n. 32/2 del 31/05/2016 che ha disposto l'istituzione del Parco regionale delle zone umide dell’area metropolitana di Cagliari.
Questo complesso di norme e misure di tutela e protezione progressivamente adottate per quest’area e la contestuale esigenza di valorizzazione della stessa, rende necessaria la revisione degli strumenti urbanistici vigenti (Piano CASIC) con le opportune modifiche che tengano adeguatamente conto delle emergenze ambientali, paesaggistiche e culturali riconosciute anche a livello internazionale. Nella fase di adeguamento della normativa vigente è necessario specificare i limiti e i criteri degli interventi ammissibili, le funzioni, gli usi e le tipologie edilizie compatibili con il contesto da salvaguardare.
È necessario frenare il degrado dell'area con rischi per l'utilizzo della stessa come discarica in un contesto molto delicato e sensibile sotto l'aspetto ambientale, con rischi di inquinamento del suolo e delle acque che metterebbero a repentaglio il delicato sistema ambientale.
È necessario verificare le eventuali pericolosità idrauliche tenuto conto, in particolare, di quanto previsto dal piano stralcio delle fasce fluviali.
> Fattori positivi
I fabbricati esistenti, adeguatamente rifunzionalizzati, possono costituire un importante riferimento per le attività produttive della laguna legate all’acquacoltura, alla valorizzazione dei prodotti ittici e all’ittiturismo, oltre alla possibilità di realizzare un Museo della laguna.
Il complesso produttivo e di servizi di Sa Illetta può diventare il punto dal quale percorrere i sentieri, a piedi o in bicicletta, lungo le sponde della laguna.
> Obiettivi di progetto
Il parco attrezzato di Sa Illetta.
La tutela e valorizzazione di Sa Illetta deve avvenire attraverso la realizzazione di un parco attrezzato che dovrà accogliere iniziative finalizzate allo sviluppo delle attività produttive della laguna e a quello turistico di qualità.
Occorre prioritariamente utilizzare gli edifici e le strutture esistenti, adeguatamente rifunzionalizzati, per ospitare i servizi per l’ambiente, quelli per la ricerca inerente lo sviluppo di attività compatibili e per la fruizione turistica, ammesse solo se compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione dello stagno.
PROGETTO GUIDA C.2: MARGINE LAGUNARE DI SANTA GILLA
Inquadramento generale / Analisi territoriale
La fascia che dal bordo lagunare giunge fino alle pendici del colle di Tuvixeddu è oggi una sequenza di "fasce" longitudinali; l'asse litoraneo e la ferrovia, la vecchia e la nuova edificazione caratterizzano il territorio in maniera tale da negare radicalmente la percorrenza trasversale.
Il margine lagunare può essere articolato in due settori: il primo compreso tra lo svincolo della Scaffa e la ex Centrale Enel delimitato lateralmente dalla strada litoranea; il secondo compreso tra la suddetta Centrale Enel e il confine comunale con Elmas, delimitato lateralmente dalla linea ferroviaria. Gli interventi di riqualificazione finanziati con il "Bando periferie", in particolare quelli sulla mobilità che interessano le strade trasversali, avevano l’obiettivo di far emergere nuove relazioni fra i bordi lagunari e la città costruita.
Per raggiungere l'obiettivo di creare "un nuovo rapporto con la laguna" è necessario tutelare e valorizzare anche la fascia più prossima allo specchio acqueo, nella quale negli ultimi anni in più punti sono state rinvenute discariche di materiali vari e uno stato di degrado estremamente pericoloso per il sito.
> Criticità riscontrate
Nella fascia parallela al parco sportivo ed educativo di San Paolo, che dovrà essere realizzato con i finanziamenti del "Bando periferie", la litoranea (a quattro corsie) costituisce una cesura; si ritiene tuttavia che la percorrenza della fascia più prossima alla laguna possa avvenire attraverso un percorso che connette la Torre della Quarta Regia con il sito riqualificato dell’Ex Centrale Enel.
Nella stessa fascia la linea di battigia dello specchio acqueo è separata dal terreno praticabile da un canale di guardia che necessita di essere bonificato.
Nella fascia oltre l'ex centrale Enel si rileva la presenza di una morfologia del terreno non piana con parziale presenza di zone paludose e la presenza di aree degradate con discariche di materiali vari; sono aree attualmente di non facile accessibilità.
> Fattori positivi
Si tratta di aree di grande pregio paesaggistico.
La realizzazione nella suddetta fascia del corridoio ciclabile Cagliari-Elmas garantirà l’accessibilità all’area, consentirà di avere un presidio sul margine lagunare, oltre a poter apprezzare un contesto paesaggistico di particolare bellezza.
L'accessibilità al margine lagunare, previa bonifica del canale, dovrà consentire di svolgere tutte quelle attività dichiarate compatibili.
> Obiettivi di progetto
L'obiettivo principale è quello di tutelare e valorizzare il margine lagunare, rendendolo accessibile e fruibile, previa bonifica e smaltimento degli eventuali materiali inquinanti presenti nella fascia. Il presidio dell'area e la sua fruizione consentirebbero di avviare, nelle forme compatibili, iniziative e attività legate all'"ecosistema della laguna", oltreché di godere della bellezza del contesto ambientale e paesaggistico.
La riqualificazione ambientale e paesaggistica del sito dell’Ex Centrale Enel, compresa l’eventuale scoperta e valorizzazione della città sotterranea di “Santa Igia”, sono obiettivi qualificanti dell’intera proposta di assetto territoriale del settore nord-ovest della città.
PROGETTO GUIDA C.3: LA TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PARCO DI MOLENTARGIUS
Inquadramento generale / Analisi territoriale
Il Parco del Molentargius con gli invasi del Bellarosa minore e maggiore e con le saline costituisce l'altra grande zona umida della città metropolitana, inserita nella sua conurbazione più compatta.
Costituisce una delle dominanti ambientali e paesaggistiche dell'area vasta, di grande importanza naturalistica (Bellarosa minore) e paesaggistica. Tutti gli interventi di valorizzazione del compendio devono, pertanto, essere compatibili con l'ecosistema della zona umida e salvaguardare i valori ambientali e paesaggistici del contesto. La particolare bellezza dell'ambito può essere goduta, oltre al suo interno e in prossimità dello stesso, dal colle di Monte Urpinu, dove, nella parte della sommità rivolta verso il parco, si possono godere delle viste straordinarie. L'intero ambito è Parco Regionale, gestito dall'Ente Parco, interessato da una pluralità di vincoli; è Zona Speciale di Conservazione (SIC) e Zona di protezione Speciale (ZPS), soggetto alla convenzione di RAMSAR, disciplinato dal PTP di Molentargius Monte Urpinu. L'ambito, per quanto concerne la progettualità da sviluppare, ha i seguenti temi di interesse:
- la tutela e valorizzazione del sub-ambito che ricomprende il Bellarosa minore e maggiore e l'area di Medau su Cramu;
- la riqualificazione e rifunzionalizzazione della "città del sale";
- le "Porte del Parco" e la riqualificazione ambientale e paesaggistica delle aree nella fascia pre-parco.
 
Quest’ultimo tema è finalizzato, oltre a rendere "riconoscibili" e con un’adeguata qualità paesaggistica gli accessi al Parco, anche alla verifica degli usi compatibili e all’individuazione delle misure da adottare nelle aree di prossimità al Parco, da intendersi non in termini vincolistici, ma propositivi e tali da generare valori maggiori per i luoghi interessati.
La strada di accesso al parco da via Tramontana e le aree al suo intorno, oggi in prevalenza lembi di territorio residuale rispetto alle "espansioni più recenti" dei quartieri "la Palma" e "del Sole", hanno necessità di essere ricompresi in un progetto finalizzato alla riqualificazione ambientale e paesaggistica. I progetti guida di sub-ambito da sviluppare sono pertanto tre:
C.3.1 La tutela e valorizzazione del Bellarosa minore e maggiore e della striscia di Is Arenas;
C.3.2 La riqualificazione della città del Sale; 
C.3.3 La "Porte del Parco" e la riqualificazione ambientale e paesaggistica delle aree circostanti il parco.
> Criticità riscontrate
- Il mantenimento degli equilibri del sistema idraulico del compendio.
- La vigilanza e la sicurezza riguardo agli incendi, ai possibili usi incompatibili con l'area parco.
- L'abusivismo edilizio dell'area di Medau Su Cramu, a oggi non ancora risolto sotto l'aspetto amministrativo, con conseguente mancata definizione di un piano generale di riqualificazione paesaggistica del contesto.
- Il degrado delle parti abbandonate e non oggetto di presidio.
- La mancata rifunzionalizzazione della "Città del Sale".
> Fattori positivi
Il Parco rappresenta un valore ambientale e paesaggistico di grande importanza, fondamentale per l'immagine dell'intera città metropolitana, in grado di attivare dinamiche occupazionali.
L'importanza naturalistica del Bellarosa minore e dell’intero ambito, per l’unicità del contesto, può essere maggiormente valorizzata facendo diventare il parco una tappa importante del circuito internazionale delle zone protette.
L'area di Medau su Cramu, per la sua felice localizzazione tra il Bellarosa maggiore e il compendio delle saline, può diventare il motore del sistema a condizione che sia definito meglio il suo ruolo e gli usi compatibili, previa definizione degli aspetti amministrativi sulle domande di sanatoria degli abusi edilizi.
La riqualificazione del complesso di immobili del ciclo di produzione del sale è strategica per il recupero e la valorizzazione dell'intero compendio.
La riqualificazione dei margini e della fascia pre-parco è importante per la tutela dell’intera zona umida e per migliorare l'integrazione tra il parco e la città.
Per il Piano del Parco è in corso l’iter di approvazione.
> Obiettivi di progetto
L’obiettivo principale è quello della maggior valorizzazione del Parco, le cui potenzialità non sono state ancora espresse, la cui unicità come area naturalistica "interna alla città", è tale da ambire a un numero maggiore di visitatori e al suo maggior riconoscimento nel circuito internazionale delle aree protette.
A tal fine è strategico il raggiungimento dei seguenti Obiettivi di progetto:
- la riqualificazione e rifunzionalizzazione della "città del sale;
- l’attribuzione di funzioni strategiche all'area di Medau Su Cramu, previa definizione delle problematiche sulle domande di condono edilizio;
- riqualificazione dei margini e della fascia pre-parco, importante per la tutela dell’intera zona umida e per migliorare l'integrazione tra il parco e la città.
 
 
		    
		    
		   