PUC di Cagliari | La riqualificazione urbana sostenibile del territorio della Municipalità di Pirri
#puccagliari Consultazione pubblica sul tema della riqualificazione urbana del territorio | Pirri
PROGETTO GUIDA F.1: LA PORTA DELLA CITTÀ A NORD-EST: LA RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE ADIACENTI L’ASSE MEDIANO RICOMPRESE TRA IL COLLE DI SAN MICHELE E IL MARGINE DELL’EDIFICATO DI PIRRI
Gli accessi alla città dai grandi assi viari extraurbani sono indubbiamente le "porte della città"; nella loro percorrenza, con una visione dinamica, si ha modo di percepire i margini della città e delle sue propaggini più esterne. Tra questi, particolarmente importante per la sua posizione strategica in ingresso alla città, è la S.S. 131 dir, sul cui prolungamento nasce l'asse mediano di scorrimento, arteria che attraverso i suoi svincoli urbani distribuisce in entrata e raccoglie in uscita i volumi di traffico da diversi settori urbani. Il limite della città compatta, come già detto nelle linee di indirizzo del nuovo PUC, corrisponde con la statale 554; la statale 131 dir interseca la statale 554 con uno svincolo a quadrifoglio. È da questo punto che si vedono le prime propaggini della città, solo in parte ricadenti entro i limiti amministrativi del Comune di Cagliari. Sul lato destro, nella direzione di ingresso alla città si percepisce l'edificato disomogeneo di Su Planu (frazione di Selargius) e quello di Is Porrus e Mulinu Becciu, periferie del Comune di Cagliari; sull'altro lato altri edifici alti realizzati di recente nell’isola amministrativa del Comune di Selargius evidenziano subito la necessità di un coordinamento di livello metropolitano. È solo poco prima del sovra-passo sulla rotatoria per via Peretti (lato Cagliari) e via Stamira (lato Pirri) che si percepisce l'ingresso alla città, a destra con il nucleo destinato a servizi di Is Porrus e a sinistra, lontano dalla strada, con l’agglomerato di Baracca Manna. Oltre il sovra-passo inizia l'asse mediano di scorrimento che si sviluppa in sopraelevata fino al quartiere di Genneruxi, punto a partire dal quale, sulla sinistra, si gode il panorama dello Stagno di Molentargius. La percezione è quella dell'ambito urbano, seppure di difficile lettura, in quanto si tratta di un edificato che in alcuni casi sì è sviluppato lungo strada con edifici destinati ad attività produttive e stazioni di servizio, oppure poco oltre la preesistente fascia di rispetto della strada dove si accosta all'edificato di diversi piani attuativi residenziali. In questo tratto compreso tra i sovra-passi, sulle rotatorie di via Peretti e via Cadello, vi sono aree libere per le quali sono state formalizzate le istanze di parere preventivo per la loro edificazione, con problematiche di insieme non indifferenti che concernono la ricucitura dei margini, le soluzioni della viabilità e la loro interferenza con i già rilevanti carichi urbanistici della zona, la necessità di mantenimento di vuoti urbani di qualità e più in generale la forma urbana del nuovo edificato. In considerazione dell'importanza che ha l'area come porta della città si è ritenuto opportuno elaborare un progetto guida che risolva i temi progettuali sopra indicati.
CRITICITÀ RISCONTRATE
Presenza di un edificato disomogeneo e frammentato. Rilevanti volumi di traffico nell'asse mediano e nelle strade che convergono nelle due rotatorie di via Peretti e via Cadello. Aree interessate dal vincolo paesaggistico di cui al DAPI regionale; sul lato destro in ingresso si trova villa Doloretta, vincolata ai sensi della parte seconda del D. Lgs. 42/2004. La norma vigente prevede l'elaborazione di piani attuativi estesi all'intera unità cartografica con grande difficoltà finora nella definizione di un piano condiviso. Assenza di qualità urbana.
FATTORI POSITIVI
Le aree interessate hanno un discreto valore in termini di centralità e sono strategiche dal punto di vista della mobilità sovracomunale. Una pianificazione attenta alla ricucitura dei margini e alla progettazione dei vuoti può migliorare notevolmente la qualità urbana dell’ambito.
OBIETTIVI DI PROGETTO
Le aree ai margini dell'asse mediano devono essere integralmente riqualificate e messe in connessione con l'abitato, risolvendo i problemi legati all'attraversamento dell'asse (che deve diventare a tutti gli effetti una "infrastruttura sostenibile" realmente integrata nella città). Le opportunità offerte dalle aree ricomprese in questo "sistema infrastrutturale” appaiono notevoli sia per la disponibilità di aree inedificate e/o da riqualificare, sia per la presenza di alcune emergenze storico culturali e ambientali: il recupero di Casa Pollini / Villa Doloretta e, alle spalle, il grande parco di S. Michele. Anche l'area di Is Porrus, nella quale si sono insediate diverse attività direzionali, può essere considerata parte integrante di questo sistema. Nelle aree libere ricomprese tra la via Peretti, l’ospedale Brotzu e il Colle di San Michele deve essere salvaguardato l’attuale “varco” che dalla via Peretti consente di vedere il Colle in continuità fino al Castello; a tal fine deve essere previsto il trasferimento delle volumetrie della lottizzazione residenziale, con le opere di urbanizzazione primaria già realizzate e collaudate, in altre aree esterne al comparto. Le altre volumetrie destinate a servizi generali devono essere previste a completamento dell’insediamento esistente salvaguardando il cono visivo in corrispondenza del “varco” sopra indicato.
Visualizza qui il Progetto Guida F.1 LA PORTA DELLA CITTÀ A NORD-EST: LA RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE ADIACENTI L’ASSE MEDIANO RICOMPRESE TRA IL COLLE DI SAN MICHELE E IL MARGINE DELL’EDIFICATO DI PIRRI