Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Cagliari
#puccagliari Il percorso partecipativo per la costruzione del Piano Urbanistico di Cagliari
CONTENUTI E FINALITÀ
Il presente Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) è redatto ai sensi della L.R. 22/12/89 n.45 e successive modificazioni, in adeguamento al P.P.R., approvato dalla Giunta Regionale con la Deliberazione n° 36/7 del 05/09/2006 e pubblicato sul BURAS dell'08 settembre 2006, e al PAI di cui al Decreto n.03 del 21.02.2005 dell'Assessore dei Lavori Pubblici della Regione Sardegna, pubblicato sul BURAS n. 08 del 11.03.2005.
Il P.U.C. promuove nel territorio comunale un’adeguata tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici ambientali e storico-culturali, attua politiche per ridurre al minimo il consumo di territorio, per l’adattamento ai cambiamenti climatici, per valorizzare il rilevante capitale naturale e ambientale del suo fronte mare, delle zone umide, dei colli e del verde urbano. Prevede discipline d’uso finalizzate alla riqualificazione delle periferie e allo sviluppo sostenibile del territorio comunale.
I documenti che lo costituiscono recepiscono gli indirizzi e le prescrizioni del Piano Paesaggistico Regionale e contengono quanto previsto dall’art. 19 della L.R. 45/89 e ss.mm.ii..
Tutti i documenti di Piano sono articolati in tre distinti quadri:
• Quadro delle conoscenze;
• Quadro interpretativo: dalla conoscenza al progetto;
• Quadro progettuale.
AMBITO DI APPLICAZIONE DEL NUOVO PIANO
Le Norme di Attuazione (in seguito NdA) e gli altri documenti del PUC disciplinano l’intero territorio comunale ad eccezione degli ambiti della circoscrizione portuale nel quale lo strumento urbanistico di riferimento è il Piano Regolatore Portuale. I “Progetti guida” interessano anche aree del Porto con lo scopo di verificare, in particolare, i possibili assetti urbanistici delle aree interessate da “usi urbani”, in continuità con le aree urbane contermini disciplinate dal PUC.
Le Norme di Attuazione:
• disciplinano gli ambiti di Tessuto Urbano Consolidato (TUC) del territorio comunale:
I. Nuclei di Antica e Prima Formazione (NAPF);
II. Prime Espansioni della Città Nuova (PECN) suddivise in:
- Ambiti in conservazione;
- Ambiti in riqualificazione;
III. Tessuto Urbano delle Espansioni fino agli anni ‘50 (TUE50), suddiviso in:
- Ambiti contraddistinti da un Disegno urbanistico Riconoscibile (ADR);
- Ambiti di Rinnovamento Urbano (ARU);
IV. Tessuto Urbano delle Espansioni Recenti (TUER), suddiviso in:
- Ambiti derivanti dall’attuazione dei Piani di Lottizzazione (PL);
- Ambiti caratterizzati dalla presenza di un edificato diffuso.
Le presenti Norme di Attuazione, inoltre:
• indicano gli immobili e le aree assoggettati a tutela e salvaguardia in base alla normativa statale e regionale;
• recepiscono le prescrizioni e attuano gli indirizzi del Piano Paesaggistico Regionale;
• individuano gli ambiti sottoposti alla disciplina dei seguenti Piani territoriali:
- Piano territoriale dell’ambito attualmente gestito dal CACIP (ex piano Consorzio Aree Sviluppo Industriale Cagliari (CASIC);
- Piano Territoriale e Paesaggistico di Molentargius Monte Urpinu;
• individuano l’ambito disciplinato dal Parco regionale di Molentargius e gli ambiti interessati dai siti della rete Natura 2000;
• individuano l’ambito disciplinato dal Piano particolareggiato del Centro storico (PpCs);
• individuano gli ambiti interessati dai seguenti Piani di Risanamento Urbanistico:
- Piano di Risanamento Urbanistico di Barracca Manna;
- Piano di Risanamento Urbanistico di Is Cornalias;
• individuano gli ambiti interessati dai Programmi Integrati ex L.R. 16/92.
• individuano e disciplinano le aree di valore paesaggistico-ambientale ed ecologico;
• indicano i vincoli per la difesa del suolo e i vincoli amministrativi;
• indicano le aree regolate da provvedimenti amministrativi in itinere o comunque vigenti, che il PUC ritiene meritevoli di tutela, alle quali non si applica la presente disciplina.
LE STRATEGIE TERRITORIALI E LA RIGENERAZIONE URBANA
I trend demografici, oramai da lungo tempo, non registrano una crescita del numero dei residenti nel territorio comunale di Cagliari; tuttavia questa situazione deriva oltre che da un saldo naturale non positivo, anche dal fatto che l'offerta abitativa si riferisce al solo mercato dell'edilizia privata libera, mentre esiste una domanda di alloggi riferita all'edilizia sovvenzionata e al social Housing che deve essere soddisfatta.
Per quanto concerne le strategie di rigenerazione urbana e le azioni prioritarie per il soddisfacimento del fabbisogno abitativo, quella maggiormente auspicata, è la “sostituzione edilizia”, con o senza eventuali interventi di ristrutturazione urbanistica di immobili o complessi immobiliari localizzati nella città consolidata. Tali interventi non devono determinano ulteriore consumo di suolo, possono contribuire alla rigenerazione urbana del contesto Urbano del quale fanno parte.
Nell'ambito delle “espansioni più recenti” è prioritaria la riqualificazione dell'insediamento esistente, utile a ricucire un territorio che evidenzia caratteri insediativi disomogenei e di non adeguata qualità paesaggistica e urbana.
GLI INDIRIZZI STRATEGICI PREVISTI NEL NUOVO PUC
Tra gli indirizzi strategici previsti nel nuovo PUC si ricordano:
• la valorizzazione delle aree fronte mare con l'obiettivo di avere finalmente un lungomare attrezzato da Sant'Elia fino a Giorgino, in accordo con l'Autorità Portuale, esaltando le specificità dei diversi tratti in una visione unitaria, facendo in modo che tale ambito abbia una dotazione di servizi generali utili alla città e in chiave turistica
• la riqualificazione delle periferie con l'obiettivo di definire le soluzioni urbanistiche per rimodernare il patrimonio edilizio pubblico residenziale secondo i nuovi modelli della qualità dell'abitare, e per migliorare la dotazione di servizi e la qualità degli spazi urbani pubblici
• la valorizzazione dei beni storico-culturali con l'obiettivo di mettere a sistema l'importante patrimonio dei beni storico-culturali presenti in città, individuando le misure per rendere possibile la conservazione dei beni la loro fruizione.
• la valorizzazione delle zone umide con l'obiettivo di valorizzare le due grandi zone umide di Santa Gilla e Molentargius-Saline secondo una visione d'insieme e considerando le stesse parte integrante della città.
• la riqualificazione urbana sostenibile del territorio della Municipalità di Pirri con l'obiettivo di valorizzare il vuoto di Terramaini con la destinazione prevalente di parco urbano di livello metropolitano, di rifunzionalizzare la via Italia, di risolvere le problematiche del P.R.U. di Barracca Manna, in particolare con riferimento alle sottozone urbanistiche RIV e RE, di riqualificare le fasce intorno all'Asse Mediano nella parte compresa tra le rotatorie di via Cadello e via Peretti.
LO STRUMENTO DEL “PROGETTO GUIDA”
Nel nuovo PUC viene introdotto lo strumento del “Progetto guida” che deve essere elaborato per ciascuno dei cinque indirizzi strategici attuativi; in relazione al tema e agli areali interessati il progetto guida deve individuare le soluzioni urbanistiche da attuare per risolvere tutte le problematiche che caratterizzano lo specifico tema secondo una visione d'insieme e assumendo come modello quello del “progetto urbano”.
I PRINCIPI DI RIFERIMENTO
Tra i principi assunti alla base delle attività di adeguamento del PUC al PPR e al PAI ricordiamo:
• Il Piano come progetto di paesaggio, nel senso che il nuovo PUC deve scaturire da un processo che abbia sempre il paesaggio quale cornice entro il quale definire gli interventi ammissibili.
• Un Piano sostenibile, nel senso che il concetto di sostenibilità deve essere centrale nella redazione del nuovo PUC, tutti i fattori che incidono devono essere presi in considerazione, da quelli ambientali a quelli paesaggistici fino a quelli che riguardano la sostenibilità finanziaria e quella amministrativa.
• Un Piano inclusivo, nel senso che tutti gli interventi, in particolare quelli che attuano strategie pubbliche, devono essere inclusivi, favorire le relazioni sociali e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
• Un Piano con un razionale uso del suolo, nel senso che è stato predisposto un atlante dell'uso del suolo che rappresenta l'attuale uso delle aree per ciascun quartiere e devono essere studiate e definite tutte le soluzioni utili a migliorare gli usi attuali con l'obiettivo di ridurre le superfici impermeabili a vantaggio della sicurezza idrogeologica del territorio.